Pelle spenta, lassa, che mostra i segni del tempo: si può fare qualcosa? La risposta la si trova nella biorivitalizzazione, un trattamento di medicina estetica diventato iconico e sempre più richiesto. Si tratta di un trattamento curativo utilizzato per rigenerare e tonificare la cute. Il trattamento ripara e previene i danni dell’ossidazione dovuti ai fattori ambientali e all’esposizione dei raggi solari, migliorando gli inestetismi tipici di un tessuto cutaneo fragile e poco elastico.
La sua importanza sta nel fatto che, non solo interviene sugli effetti dell’invecchiamento, ma ne cura anche le cause; non corregge soltanto temporaneamente il singolo inestetismo, ma agisce su più fronti, con diverse funzioni:
- Idratante, stimolando l’afflusso di acqua ai tessuti;
- Anti-ossidante, contrastando l’effetto nocivo prodotto dai radicali liberi sull’epidermide;
- Ristrutturante, favorendo la rigenerazione cellulare e la produzione di sostanze che danno elasticità e compattezza alla pelle, come il collagene, l’elastina e l’acido ialuronico.
Le microiniezioni della biostimolazione sono poco fastidiose, vengono effettuate nel derma più superficiale, con tecnica di picotage o reticolare, a seconda del tipo di pelle.
La biorivitalizzazione può essere eseguita sul volto, sul collo in corrispondenza delle “collane di venere”, sul decolleté compresa la regione inter-mammaria, sul dorso delle mani, le braccia e su tutte le aree che ne necessitano.
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