Il Dipartimento di Ginecologia ed Ostetricia della Clinica Nova Lux è stato improntato dalla Dott.ssa Cecilia Ferrero Caroggio in modo da garantire sul nostro territorio gli stessi standard dell’eccellenza della realtà ospedaliera in cui lavora, la Clinica “Luigi Mangiagalli” di Milano.
Ha così strutturato un Servizio dedicato alla donna a 360 gradi, sia per offrire completezza nella diagnostica e nella terapia dell’apparato genitale femminile, sia per affiancare la paziente durante tutta la gravidanza con ogni strumento di monitoraggio clinico, ecografico e genetico.
Con questa offerta globale, Il Dipartimento di Ginecologia ed Ostetricia è diventato così un riferimento per le patologie ginecologiche congenite e acquisite durante l’intero arco della vita: dall’infanzia e adolescenza all’età riproduttiva e al post partum, fino al periodo post-menopausale.
Responsabile del Dipartimento di Ginecologia ed Ostetricia: Dott.ssa Cecilia Ferrero Caroggio
La visita ginecologica è una valutazione completa dello stato di salute dell'apparato genitale femminile.
Sarebbe opportuno eseguire visite ginecologiche di controllo periodicamente, anche in assenza di motivi particolari: un controllo attento alla salute dell'apparato genitale è infatti fondamentale per il benessere della donna attraverso le varie fasi della vita, dal primo ciclo mestruale, durante tutta la vita fertile, passando da eventuali gravidanze, fino all’arrivo della menopausa.
L’ideale sarebbe effettuare la visita già in adolescenza, tra i 16 e 21 anni, in previsione o subito dopo il primo rapporto sessuale. Ovviamente in caso di disturbi è consigliato rivolgersi al medico ginecologo il prima possibile, a qualunque età.
Non esiste una durata standard della visita. Il tempo della visita è molto soggettivo e può variare in base al motivo di accesso della paziente e all’eventualità di dover eseguire ulteriori accertamenti.
Il pap test è un esame di screening, semplice e indolore, capace di individuare precocemente lesioni pre-cancerose prima che diventino tumori del collo dell'utero dovute all’eventuale presenza del Papilloma Virus (HPV).
INDICAZIONI PRIMA DI EFFETTUARE IL PAP TEST
Per avere i migliori risultati prima di effettuare l'esame è bene osservare queste semplici indicazioni:
L'ecografia ginecologica è un esame diagnostico indolore che si esegue con una sonda transvaginale e transaddominale (ecografo) che emette ultrasuoni e che consente la visualizzazione dei genitali interni (utero e ovaie).
Il tampone vaginale e/o cervicale è un esame semplice, indolore, molto ben tollerato dalla paziente che il ginecologo può utilizzare per diagnosticare ev infezioni batteriche, virali o fungine.
Esame di screening eseguito mediante apposito “tampone” attraverso il quale si ricerca il DNA del Papilloma Virus.
La prima visita ostetrica viene eseguita generalmente tra 7 e 10 settimane gestazionali. Prevede una accurata anamnesi della storia familiare e personale della paziente e del partner, prescrizione esami, se non già eseguita, ecografia ostetrica I trimestre, consulenza riguardo Diagnosi Prenatale e test di screening per la Sindrome di Down (Test Combinato e DNA Fetale)
L’ecografia ostetrica del I trimestre viene utiizzata per visualizzare il corretto posizionamento della gravidanza all’interno dell’utero, l’evolutività della gravidanza e la datazione mediante misurazione della lunghezza dell’embrione/feto. Si esegue solitamente tra 7 e 10 settimane.
L’ecografia Morfologica viene eseguita durante il quinto mese di gravidanza, in particolare tra 19 e 21 settimane gestazionali, e consente di valutare l’anatomia macroscopica del feto secondo le linee guida SIEOG.
E’ una ecografia che consente di valutare il corretto accrescimento fetale e viene eseguita tra 30 e 32 settimane di gravidanza. Compatibilmente con la posizione fetale è possibile eseguire immagini 3D/4D
Il test combinato tra bitest sul sangue venoso materno e translucenza nucale del feto tra l'11^ e la 13^ settimana di gestazione ha lo scopo di stimare il rischio che il feto sia affetto da anomalie del numero dei cromosomi, in particolare dalla trisomia 21 (sindrome di Down), dalla trisomia 18 (sindrome di Edwards) e dalla trisomia 13 (Sindrome di Patau). Durante l’ecografia verrà anche analizzata l’anatomia fetale.
L'esame consiste in:
A questo punto i valori di rischio ottenuti dai due test vengono combinati tra loro e si ottiene così la migliore stima del rischio.
E’ un prelievo su sangue materno attraverso il quale si ricerca il DNA fetale libero nel sangue materno. Il risultato è un rischio alto o basso che il feto possa essere affetto da anomalie numeriche dei cromosomi, in particolare Trisomia 21, 13 e 18 o anomalie dei cromosomi sessuali. Si può scegliere anche di estendere l’esame agli altri cromosomi.
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